La sezione Case Studies è dedicata a tutte le più belle realizzazioni e ai progetti illuminotecnici più interessanti sviluppati con l’utilizzo delle lampade Fabbian. I vari progetti sono suddivisi per categoria per facilitarne la consultazione. Dagli ambienti commerciali come alberghi o ristoranti, ad ambienti privati come case o ville, Fabbian è il partner d’illuminazione perfetto per trovare ottime soluzioni sia in termini estetici che tecnici.
Dal 15 Settembre al 1 Novembre 2017, il Battistero di San Giovanni in Piazza Duomo a Treviso ha ospitato la mostra Altino prima di Venezia e Fabbian Illuminazione è stata uno degli sponsor tecnici dell’evento. La collezione Freeline si è calata perfettamente nella parte: il sistema modulare in tre dimensioni ha permesso di illuminare facilmente i pannelli espositivi. Sono state create delle composizioni su misura che hanno illuminato i pannelli posti sia da una parte che dall’altra della struttura portante, le composizioni erano ancorate nella struttura stessa e questo ha permesso un risparmio di spazio, senza dover forare le pareti del Battistero di Treviso.
Nel cuore di San Pietroburgo (Russia) è stato ufficialmente inaugurato il Teatro Mariinsky II. La serata di gala di apertura, condotta dal direttore generale Valery Gergiev, aveva tra gli ospiti il tenore Plácido Domingo e il presidente della Russia Vladimir Putin. Il nuovo teatro dell'opera si collega tramite un ponte pedonale allo storico Teatro Mariinsky, aperto nel 1860.
Il Mariinsky II dispone di sette piani e tre livelli interrati, tra cui un auditorium principale, uno esterno da 200 posti sulla sommità dell’anfiteatro, un anfiteatro al terzo piano, molte sale prove, e impianti di produzione per uno staff di 2.500 persone.
Scintillanti cascate di Multispot Beluga custom made illuminano e decorano l’enorme sala d’ingresso, mentre una serie di Lumi Sfera illuminano una seconda sala concerti. L’architettura è stata curata dallo Diamond Schmitt Architects (Canada) mentre l’ingegneria strutturale è stata fatta dallo Studio KB Vips di San Pietroburgo.
Arch. Studio Diamond Schmitt Architects
Ph. Studio Diamond Schmitt Architects
I proiettori Fabbian illuminano a regola d’arte la mostra ‘Armenia. Impronte di una civiltà’ in esposizione al Museo Correr di Venezia fino al 10 aprile 2012. La mostra, a cura di Gabriella Uluhogian, Boghos Levon Zekiyan e Vartan Karapetian, è stata progettata dall’architetto Torsello.
L’evento è stato organizzato in occasione del V Centenario della stampa del primo libro in lingua armena a Venezia, ed è coordinato in un percorso cronologico e tematico che conduce i visitatori alla scoperta di oltre duecento opere, tra cui rarissimi manoscritti e miniature.
Fabbian ha contribuito alla mostra veneziana con i proiettori Ombra e Orbis, entrambi a led, utilizzati per illuminare opere a parete e statue, e il faretto Venere, sempre a led, impiegato all’interno delle teche espositive.
La sorgente luminosa a led, la flessibilità di puntamento del fascio e la possibilità di personalizzare l’illuminazione, rendono Ombra un proiettore museale dalle alte performance qualitative. Altrettanto soddisfacenti le prestazioni garantite da Orbis e Venere, faretti di nuova generazione dal design contemporaneo con varie sorgenti luminose.
Foto di Andrea Melzi
Questo è il titolo della mostra che è stata allestita a Ca dei Carraresi a Treviso (Italia) e che è dedicata alla dinastia cinese Ming nel periodo di grande splendore cha va dal 1368 al 1644. In questo spazio vengono presentati più di trecento opere che comprendono statue d’oro, tessuti rari, mobili, giade, preziosi, vestiti di seta, due corone imperiali, uniche nel loro genere e molti altri oggetti.
Questi manufatti sono stati illuminati da numerose lampade Fabbian: le sospensioni e plafoniere Beluga Colour trasparenti su binario illuminano le teche in vetro di vasi e statue, le Crio grandi e piccole nella versione in legno scuro danno luce alla mobilia e le sospensioni Bijou nero al bancone d’ingresso alla mostra. Grandioso e imponente l’effetto del modello in legno di 40m² della Città Proibita di Pechino illuminato da 8 Sospesa di 2mx2m.
Arch. Marco Sala, concept Fabrica arch. Alfio Pozzoni
Ph. Giulio Favotto
2009
Questo è il titolo della mostra ospitata dal Museo di Santa Giulia a Brescia (Italia) con numerose opere prestate dai maggiori musei peruviani. In questa esposizione viene valorizzato soprattutto l’aspetto spirituale delle antiche società preispaniche, il loro rapporto con le divinità, lo spazio e il tempo con riferimenti ai luoghi per loro considerati sacri. I manufatti espositi sono statue, ornamenti in oro, maschere, pettorali, cavigliere, bracciali, copricapo e sonagli di inestimabile valore.
Per illuminare al meglio e far risaltare i dettagli e i materiali pregiati di questi oggetti l’Architetto Alberto Torsello ha scelto i faretti ad incassi Venere con led a 2700K. Una luce a scomparsa con un colore il più possibile neutro per non alterare le caratteristiche delle opere esposte.
Arch. Alberto Torsello
Ph. Giulio Favotto
2010
Questo è il titolo dell’esposizione in programma dall’ 11 febbraio al 12 giugno prossimi presso il Museo di Santa Giulia a Brescia.
La mostra presenterà 180 opere dell’artista francese tra dipinti, disegni, incisioni e gouaches découpées che percorreranno tutta la produzione artistica della sua vita: dalle prime opere fauve all’invenzione delle gouaches découpées per l’appunto.
La produzione di Matisse verrà analizzata in relazione con l’opera di Michelangelo, il grande artista italiano del Cinquecento. In particolar modo verranno confrontate due delle opere più importanti di Matisse, come il dipinto intitolato Pianista e giocatori di dama e la guache découpée intitolata Veneri, con un disegno originale di Michelangelo raffigurante due Veneri.
La mostra è curata da Claudia Beltramo Ceppi e coadiuvata da un comitato scientifico composto dai maggiori studiosi di Matisse. L’allestimento artistico e illuminotecnico è stato ideato dall’Arch. Alberto Torsello in collaborazione con Maurizio Bernardelli Curuz, direttore artistico dei Musei di Brescia.
Fabbian e l’architetto Torsello, forti delle esperienze maturate assieme – Inca. Origine e misteri delle civiltà dell’oro – o singolarmente - I Segreti delle Città Proibita – per Fabbian e le mostre su Canaletto e Cima da Conegliano per Torsello, si sono dedicati allo studio di un nuovo prodotto: un proiettore museale in grado di soddisfare pienamente l’esigenza di strutture permanenti come musei, gallerie e pinacoteche di un progetto illuminotecnico preciso ed equilibrato che possa rendere possibile una corretta visione delle opere esposte.
Ombra rappresenta un prodotto unico per la fusione tra design ricercato e l’innovativa tecnologia LED. Il progetto, inconsueto per la tradizione decorativa di Fabbian, risponde perfettamente alle impegnative applicazioni museali e alle esigenti applicazioni retail che richiedono l’ impiego di LED ad alte prestazioni e bassi consumi, una perfetta resa dei colori e degli oggetti illuminati, una flessibilità di puntamento del fascio e degli accessori in grado di personalizzare l’illuminazione.
Il proiettore museale Ombra racchiude in sé tutte queste caratteristiche. Grazie all’impiego di LED dalla resa cromatica elevata non sfalsa il colore delle opere illuminate, permette la massima flessibilità di puntamento grazie ai suoi tre assi di puntamento indipendenti e la possibilità di messa a punto tramite “laser pointer”. Rispetto ad un sistema d’illuminazione tradizionale, inoltre, l’utilizzo dei LED permette l’annullamento delle radiazioni UV e IR dannose per le opere esposte, la possibilità di scegliere la temperature colore , una riduzione del carico termico con conseguenti minori problemi di condizionamento dell’aria della stanza, una drastica riduzione della manutenzione delle lampade grazie alla loro lunga durata e una riduzione dei consumi energetici e quindi, indirettamente, della produzione di CO2.
Grazie alle qualità tecnologiche di Ombra Fabbian presenta al mercato un proiettore museale concepito e studiato specificatamente per questo settore e l’illuminazione della mostra su Matisse rappresenta il banco di prova più giusto e promettente per questo nuovo prodotto.
Arch. Alberto Torsello
Ph. Giulio Favotto
2013